“Cristian,
in tutti questi anni ad Agrabah, ognuno di noi aveva trovato il proprio modo di chiamarti: CRISTIANGIOIA, CRICRI, GIOGIO, KIRIMISKI, CRISTIANBELLO.
Ma non importava alla fine con quale nome ti chiamavamo, l’importante era che tu fossi lì e ci guardassi, ridessi e a tuo modo ci prendessi in giro.
La tua golosità, la tua pigrizia e la tua inimitabile lentezza ti rendevano unico e tutto ciò ci faceva stupire di quante cose in realtà tu sapessi fare e trasmettere…ovviamente con i tuoi tempi.
A chi ci ha conosciuto anche solo per un giorno, era chiaro quanto tu fossi parte del gruppo, davvero uno di noi.
Non è sempre stato facile stare accanto a te, ma è anche vero che i 5 minuti di rabbia possono prendere a tutti e una cosa è certa: dopo eri ancora più dolce.
Adesso ci piace pensarti con un estathè in mano che bevi alla nostra salute, saltellante e sorridente e che sussurri alla tua maniera << Andate avanti così e donate anche ad altri tutto l’amore che avete dato a me.>>
Ciao CRISTIANGIOIA, CRICRI, GIOGIO, KIRIMISKI, CRISTIANBELLO, ora e sempre con noi“.